Dal 5 al 7 Febbraio 2024, si è svolta presso il Panoramic Hotel Plaza di Abano Terme, organizzato dal Dr. Giacomo Clerici, l’edizione 2024 della “Diabetic Foot Educational Winter School”, una tre giorni di discussione con Relazioni e Casi clinici, tra i massimi esperti internazionali di piede diabetico, a disposizione per una trentina di discenti provenienti da vari paesi (Romania, Colombia, USA, UK, Honduras, Kenya, etc)
Nei primi 2 giorni la discussione si è concentrata durante sedute di live surgery dal Policlinico di Abano Terme, sull’approccio vascolare interventistico e sulla chirurgia riparatrice del piede diabetico grave.
Il 6 Febbraio il Prof. Bassetto e la Dr.ssa Scarpa ,della Clinica di Chirurgia Plastica dell’Università di Padova, hanno presentato l’up to date sull’utilizzo della medicina e chirurgia rigenerativa nel trattamento delle lesioni dei tessuti molli del piede diabetico ,come le ulcere croniche, e delle loro complicanze, ad esempio la fascite necrotizzante, con diverse procedure di Medicina e chirurgia rigenerativa.
Con il termine Medicina e Chirurgia rigenerativa si intendono tecniche e trattamenti basati su:
1) terapie fisiche e biofisiche, come la terapia a pressione negativa, la più utilizzata nella Clinica padovana è la Vac, con o senza instillazione o la terapia a luce Led blu ( Fluorescente Light Energy)che attiva dei cromofori applicati mediante un gel sul fondo della lesione;
2) Sostituti dermici o bioinduttori, ovvero matrici dermiche acellulari, di origine animale, in grado di preparare il fondo di lesione ad accogliere la copertura finale con innesto o lembo;
3) Terapie cellulari che prevedono l’utilizzo di cellule staminali derivate dal tessuto adiposo dello stesso paziente, o di cellule, quali macrofagi e linfociti, derivate dalla filtrazione del sangue periferico.
Tali trattamenti rigenerativi hanno lo scopo di stimolare la guarigione tissutale in un paziente, quello diabetico, caratterizzato da una condizione metabolica, vascolare e nervosa che “congela” la lesione in uno stato infiammatorio cronico.
Nonostante questi trattamenti siano sempre più richiesti ed applicati, il Prof Bassetto ha presentato il trattamento del piede diabetico con lembi microchirurgici, ovvero dei “trasferimenti a distanza”, di cute sottocute fascia e spesso anche muscolo, completi del proprio peduncolo vascolare, che possono rappresentare “la soluzione definitiva” al termine, ad esempio, del percorso con terapia a pressione negativa.
Conditio “sine qua non” per la loro esecuzione sono una valida vascolarizzazione dell’arto interessato, il “corretto posizionamento delle strutture ossee” e l’assenza di patologia infettiva; per tale motivo la multidisciplinarietà e la presa in carico del paziente con chirurghi vascolari e/o radiologi interventisti, ortopedici e infettivologi, sono elementi essenziali per una adeguata gestione al fine di condurlo il più velocemente possibile alla guarigione stabile della lesione, evitando le purtroppo ancora molto diffuse amputazioni progressive tipiche del piede diabetico grave.