Il Corriere della Sera lunedì 11.3.24 ha dedicato una pagina all’aggiornamento medico incontrando il Prof Bassetto x discutere delle ultime innovazioni in ambito di protesizzazione degli arti amputati.
In particolare la giornalista Michela Nicolussi Moro si è concentrata sull’ informare i lettori circa la possibilità di confezionare oggi chirurgicamente “monconi intelligenti”, con i quali i pazienti sono in grado di percepire la sensazione della pianta del piede o del palmo della mano ,attraverso sofisticate tecniche microchirurgiche coadiuvate da protesi mioelettriche di ultima generazione.
Con queste tecniche, di recente introdotte nell’attività di Microchirurgia del centro di Chirurgia Plastica padovano, a fianco all’azzeramento del rischio di sindrome dell’arto fantasma (dolorosa sensazione di persistenza dell’arto amputato) si ha la possibilità di ripristino della sensazione ,anche più fine ,delle estremità perdute, fondamentale sia per la camminata che per l’esecuzione di movimenti precisi con le protesi più sofisticate presenti ormai da qualche anno sul mercato.
A questo proposito parte dell’articolo è dedicato alla prima protesi bionica made in Padova, in collaborazione con l’Università della Svizzera Orientale, che permette l’esecuzione di svariati movimenti fini e un più rapido e completo ritorno allo svolgimento delle attività quotidiane.
La mano bionica padovana è un’occasione unica per motivati pazienti che soffrono di amputazioni debilitanti degli arti superiori, x interagire con monconi confezionati nelle amputazioni in urgenza o nelle revisioni di moncone instabile programmate.
In aumento i pazienti, soprattutto giovani e sportivi, che si rivolgono alla struttura padovana x questo innovativo approccio.