Sebbene la chirurgia plastica intervenga più comunemente nel salvataggio degli arti in seguito a traumi, tumori ossei e dei tessuti molli, ulcere diabetiche, osteomieliti , ci sono casi in cui l’intervento di amputazione diventa inevitabile.
L’amputazione di un arto costituisce per il paziente e la sua famiglia un evento estremamente traumatico in grado di condizionare poi la funzionalità, la qualità della vita e la socialità.
Oggi, grazie alla presenza in evoluzione di sempre nuove tecniche chirurgiche e di tecnologie legate alle protesi bioniche, la qualità di vita e la funzionalità di un paziente amputato può essere migliorata.
In questo “salto nel futuro” delle amputazioni, la nostra equipe esegue attualmente ,con la Consulenza del dott. Alexander Gardetto, chirurgo plastico dell’Alto Adige, Professore a Contratto della Scuola di Specialità, interventi di TSR (targeted sensory reinnervation), TMR (targeted muscle reinnervation), e AMI (agonist-antagonist myoneural interface) volti a prevenire o trattare la sindrome dell’arto fantasma e ripristinare la funzione e la sensibilità dell’arto perso ,mediante l’associazione di questi interventi chirurgici e l’utilizzo di speciali device protesici.
La clinica è infatti coinvolta in uno studio clinico multicentrico che interessa le chirurgie plastiche di Vienna, Bressanone e Hannover, che ha la finalità di valutare l’efficacia e l’efficienza di questo nuovo tipo di chirurgia volta a creare un “moncone intelligente” che colloqui con protesi Bioniche ,sia di arto inferiore ,che permettono di recuperare la sensibilità della pianta del piede come se questa ci fosse ancora ,sia di muovere fino a 31 movimenti le dita della mano bionica.