La Chirurgia Plastica le sue applicazioni
LE RECENTI INNOVAZIONI
Negli ultimi anni l’attività microchirurgia ricostruttiva della Chirurgia Plastica si è progressivamente intensificata contribuendo all’esecuzione di complessi interventi multidisciplinari in collaborazione con altre branche chirurgiche specialistiche all’interno dell’Azienda Ospedale Università di Padova consistiti nel trasferimento di lembi microchirurgici a scopo ricostruttivo in ambito ortopedico, oncologico mammario, otorinolaringoiatrico.
Dal 2016 ad oggi sono stati eseguiti 521 interventi microchirurgici: (trasposizioni di dita dei piedi sulla mano per recuperare la pinza, reimpianti di arti completi in incidenti lavorativi.
È una particolare branca della Chirurgia Plastica nonché una delle più recenti applicazioni della ricerca in campo medico. Consiste nell’utilizzo delle stesse cellule e tessuti del paziente per restituire funzione e integrità a tessuti danneggiati.
La Clinica di Chirurgia Plastica dell’Azienda Ospedale Università di Padova è stata pioniera nell’utilizzo delle tecniche fornite dalla Medicina e Chirurgia Rigenerativa iniziando con lo studio su cute artificiale espansa in laboratorio e su sostituti cutanei circa 20 anni fa. Successivamente seguendo il concetto di traslazionalità clinica della ricerca ed implementando la collaborazione tra Università, Azienda Ospedaliera ed Industria ha ampliato i campi di applicazione della Medicina e Chirurgia Rigenerativa. Parallelamente l’aumento dei traumi della strada registrato negli ultimi anni, l’invecchiamento della popolazione e le sempre più frequenti patologie ad esso correlate hanno richiesto alla medicina lo sviluppo di metodiche mirate alla rigenerazione di tessuti ed organi come possibile alternativa alla loro terapia o sostituzione. L’approccio personalizzato, mirato e “poco invasivo” consente al paziente di avere un decorso post-operatorio più confortevole, riducendo lo stress fisico e psichico e accelerando i processi di guarigione che notoriamente risentono negativamente dei mediatori endogeni prodotti dallo stress. Le principali applicazioni cliniche sono: il trattamento volumetrico delle malformazioni facciali e degli arti, la terapia degli esiti cicatriziali e delle ulcere cutanee croniche, la prevenzione delle ulcere da decubito, tessuto adiposo, la correzione delle deformazioni con innesti di tessuto adiposo, asimmetria mammaria, mammelle tuberose, la ricostruzione mammaria dopo mastectomia sia con tessuto adiposo che con matrici acellulari, il trattamento degli esiti di radioterapia, il trattamento delle patologie fibrodegenerative dei genitali femminili e maschili, il trattamento delle algodistrofie periferiche, la sostituzione di protesi mammarie a cui la paziente presenti “intolleranza” con tessuto adiposo autologo che riprende la forma mammaria iniziale.
Ad ulteriore conferma dell’importanza di questa disciplina, la Società Italiana di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica ha aggiunto nella sua definizione il termine Rigenerativa (SICPREr), ha istituito il Capitolo di Medicina Anti-Aging e Chirurgia Rigenerativa, MAAeCR, dove sono presenti i maggiori esperti del settore.
Questa sezione ha uno scopo ben preciso: costituire un punto di riferimento per la formazione continua dei chirurgi per dare risposte alle sempre più crescenti domande dei pazienti.
La Chirurgia Plastica nella mammella
Nel reparto di Chirurgia Plastica patavino diretto dal prof. Franco Bassetto, si affrontano diverse patologie riguardanti la regione mammaria. Già in età evolutiva si possono riscontrare indicazioni chirurgiche, seppur rare, come nel caso della ginecomastia puberale (ipertrofia del seno maschile che perdura oltre i 18 mesi) e nella ipertrofia virginale (abnorme ipertrofia mammaria arrecante grosse difficoltà motorie). Trattiamo la ginecomastia maschile e l’ipertrofia del seno femminile di rilievo patologico chirurgicamente anche in età adulta, così come altre malformazioni come la mammella tuberosa, l’asimmetria mammaria, il capezzolo introflesso e le mammelle soprannumerarie.