Medicina rigenerativa
È una particolare branca della Chirurgia Plastica nonché una delle più recenti applicazioni della ricerca in campo medico.
Consiste nell’utilizzo delle stesse cellule e tessuti del paziente per restituire funzione e integrità a tessuti danneggiati. La Clinica di Chirurgia Plastica dell’Azienda ospedale Università di Padova è stata pioniera nell’utilizzo delle tecniche fornite dalla Medicina e Chirurgia Rigenerativa iniziando con lo studio su cute artificiale espansa in laboratorio e su sostituti cutanei circa 20 anni fa.
Successivamente seguendo il concetto di traslazionalità clinica della ricerca ed implementando la collaborazione tra Università, Azienda Ospedaliera ed Industria ha ampliato i campi di applicazione della Medicina e Chirurgia Rigenerativa. Parallelamente l’aumento dei traumi della strada registrato negli ultimi anni, l’invecchiamento della popolazione e le sempre più frequenti patologie ad esso correlate hanno richiesto alla medicina lo sviluppo di metodiche mirate alla rigenerazione di tessuti ed organi come possibile alternativa alla loro terapia o sostituzione.
L’approccio personalizzato, mirato e “poco invasivo” consente al paziente di avere un decorso post-operatorio più confortevole, riducendo lo stress fisico e psichico e accelerando i processi di guarigione che notoriamente risentono negativamente dei mediatori endogeni prodotti dallo stress. Le principali applicazioni cliniche sono: il trattamento volumetrico delle malformazioni facciali e degli arti, la terapia degli esiti cicatriziali e delle ulcere cutanee croniche, la prevenzione delle ulcere da decubito con innesti di tessuto adiposo nelle aree a maggior rischio la correzione delle deformità mammarie con innesti di tessuto adiposo (ipoplasia mammaria, mammella tuberosa, asimmetria mammaria); la ricostruzione mammaria dopo mastectomia sia con tessuto adiposo che con matrici acellulari, il trattamento delle patologie fibrodegenerative dei genitali femminili e maschili, il trattamento delle algodistrofie periferiche, la sostituzione di protesi mammarie a cui la paziente presenti intolleranza con tessuto adiposo autologo che riprende la forma mammaria iniziale.